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406 del 15/2/2005
IL GRANDE RACCORDO ANULARE DI PADOVA – GALAN: UN’OPERA CHE GUARDA ALLA QUALITÀ DEL FUTURO DELLA CITTÀ
COMUNICATO STAMPA N. 406 DEL 15/02/2005
(AVN) – Padova, 15 feb. – Entro il 2011 il volto infrastrutturale di Padova è destinato a cambiare radicalmente: la città sarà infatti servita da un’opera di grande spessore che la decongestionerà dal traffico e assicurerà un servizio alla mobilità locale e a quella commerciale con riflessi sull’intero Veneto centrale. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Giancarlo Galan, nel presentare nella città del Santo il Grande Raccordo Anulare, un anello superstradale di circa 42 chilometri complessivi e del costo previsto di 306 milioni di euro, il cui progetto preliminare e la proposta di project financing sono stati presentati all’ANAS nel dicembre scorso da una specifica Società (la Grande Raccordo Anulare di Padova – GRAP s.p.a.), costituita dalle società autostradali Padova – Venezia s.p.a. e Brescia – Padova s.p.a. e da Veneto Strade s.p.a. che detiene il 15 per cento del pacchetto azionario. Alla presentazione erano presenti, tra gli altri, il presidente della Provincia Vittorio Casarin, l’amministratore delegato della Padova – Venezia Lino Brentan e il sindaco Flavio Zanonato. Il GRAP – ha affermato Galan – consentirà a Padova di svolgere in pieno la sua funzione di centro di quella grande città metropolitana che è il Veneto. Anche questa iniziativa contribuirà a far superare al Veneto quell’emergenza strutturale che data decenni – ha detto ancora Galan – e che stiamo finalmente lasciando alle spalle con l’apertura di numerosi cantieri, dal Passante di Mestre al quadruplicamento della Padova – Mestre, alla Valdastico Sud. Il Grande Raccordo Anulare di Padova, peraltro, è inserito nell’accordo generale quadro del 2003 tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la Regione ed è compreso tra le infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale, soggette dunque alla procedure della Legge Obiettivo. Il GRAP avrà una funzione positiva anche nell’ambito del Corridoio 5 e del Corridoio Adriatico e si inserisce perfettamente nei futuri scenari prospettati dalla politica dei trasporti sia nazionale sia internazionale. Mentre vediamo nascere il Veneto delle nuove infrastrutture – ha affermato ancora Galan – dobbiamo porci delle domande e dare risposte ad altre questioni fondamentali come quelle rappresentate dalle politiche energetiche e dalla tutela dell’ambiente. Si discute insomma di targhe alterne e di domeniche a piedi e mentre scatta questa settimana l’applicazione del Protocollo di Kyoto, ma occorre per il presidente del Veneto pensare ad una diversa politica energetica: vi sono azioni che non possono fare né i singoli Comuni e nemmeno le Regioni singolarmente – ha detto in sostanza Galan – che richiedono invece scelte strategiche innovative e coraggiose, come quelle portate avanti da Germania, Francia, Regno Unito e Svezia, “che sono sulla strada giusta”. Purtroppo da noi è più facile dare vita a comitati di opposizione – ha aggiunto Galan – come nel caso del terminal gasiero finalizzato alla conversione a metano delle nostre centrali a olio combustibile e che nessuno vede a 18 chilometri dalla costa, mentre il nostro Paese deve sapersi dare al più presto una nuova politica energetica, rispetto alla quale anticipare i tempi equivale a creare netti benefici per la collettività.
A cura dell'Ufficio Stampa della Regione Veneto
1859 del 8/11/06
GRANDE RACCORDO ANULARE DI PADOVA – CHISSO
COMUNICATO STAMPA N. 1859 DEL 08/11/2006
(AVN) – Venezia, 8 novembre 2006
La Giunta veneta ha dato il via al percorso che porterà alla realizzazione del Grande Raccordo Anulare di Padova, intervento strategico che cambierà il volto infrastrutturale del padovano: la città sarà infatti servita da un’opera di grande spessore che la decongestionerà dal traffico e assicurerà un servizio di grande efficacia alla mobilità locale e a quella commerciale, con riflessi sull’intero Veneto centrale e nel contesto dei collegamenti diretti con l’area industriale di Marghera.

“Prendendo atto della proposta di finanzia di progetto presentata dalla società G.R.A. di Padova s.p.a. – ha sottolineato l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso – la Giunta regionale ha deciso di rendere pubblica l’iniziativa presentata in modo da consentire ad altri soggetti di presentare proposte concorrenti, tra le quali approvare quelle idonee e scegliere quella da porre a base della gara di concessione”.

“Abbiamo ritenuto valida la proposta della GRAP s.p.a. – ha ricordato Chisso – relativa alla progettazione, costruzione ed esercizio del complesso di collegamenti autostradali e stradali a pedaggio denominati appunto “Grande Raccordo Anulare di Padova”. Abbiamo tuttavia voluto cogliere questa occasione per dare una strutturazione unitaria e più funzionale all’insieme delle relazioni trasportistiche di Padova, allargando il ragionamento anche al collegamento con Mestre e Marghera, attraverso la camionabile che correrà lungo il tracciato dell’idrovia Padova – Venezia”.

Il GRA è un itinerario tangenziale che chiude ad Ovest dell’anello delle tangenziali Nord, Est e Sud di Padova (il cosiddetto Sistema Stradale Orbitale padovano). E’ stata prevista la realizzazione di un nuovo tratto autostradale con due corsie più quella di emergenza per senso di marcia, con origine dal collegamento di accesso di Padova Sud, attuale Curva Boston della tangenziale Sud di Padova, sino ad un nuovo casello autostradale lungo la A4 ad Ovest di Padova e di un nuovo tratto di strada extraurbana tra la Strada Regionale n. 47 Valsugana e la Strada Regionale n. 308 Nuova Strada del Santo; la proposta prevede inoltre la gestione dei tratti esistenti della SR 308 ad una corsia per senso di marcia e, previa realizzazione di alcuni interventi finalizzati alla sicurezza, della strada extraurbana a due corsie per senso di marcia, denominata Tangenziale Sud Est di Padova.

“Nell’avviso per la pubblicazione della proposta – ha detto ancora Chisso – i concorrenti dovranno in ogni caso appunto tener conto della necessità di realizzare un nuovo sistema viario di collegamento e di adduzione alle Autostrade nel settori Ovest e Nord di Padova e tra Padova e Marghera, perché riteniamo opportuno che la circonvallazione orbitale di Padova e il nuovo asse intermodale lungo l’idrovia Padova – Venezia costituiscano un sistema unitario”.

Per pubblicizzare la proposta, sarà pubblicato uno specifico Avviso sul sito Internet della Regione, sul Bollettino Ufficiale della Regione, nelle Gazzette Ufficiali italiana e comunitaria e su due fra i quotidiani più diffusi a livello nazionale e su altrettanti a diffusione regionale. Tale avviso conterrà l’indicazione dell'opera, la sua localizzazione, il termine per la presentazione delle eventuali proposte concorrenti a partire dalla data di spedizione dell’avviso alla GUCE, fissato in 90 giorni, i documenti da allegare alle proposte concorrenti, l’Amministrazione alla quale tali proposte possono essere presentate e gli Uffici Regionali cui poter rivolgere eventuali richieste di chiarimento. Nei 90 giorni successivi alla presentazione delle proposte concorrenti, la Regione esprimerà la propria valutazione sulla proposta e l’eventuale scelta tra quelle presentate.

La proposta così selezionata verrà quindi posta a base della gara di concessione, previo espletamento delle procedure di approvazione. Tra i criteri di individuazione figurano la qualità tecnica della proposta, anche con riferimento agli elementi di carattere ambientale, la quota di capitale pubblico richiesta e sua percentuale in rapporto al costo complessivo stimato, il livello di soddisfacimento delle esigenze di mobilità per il traffico locale, anche attraverso l’adozione di forme agevolate di pedaggiamento.