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15 11 06
Mercoledì 22 Legambiente convoca soci e simpatizzanti per organizzare nuove iniziative
PM10: DA 10 GIORNI PICCHI ALTISSIMI
15-11-2006
Da dieci giorni consecutivamente il Pm10 non da tregua a Padova e a tutte le città del Veneto, con picchi altissimi e fuorilegge. "Questa situazione è la diretta conseguenza di decenni di politiche che hanno sempre favorito l´uso dell´auto - commenta Lucio Passi, coordinatore di Legambiente Padova.
Si è sbagliato e si continua a perseverare. Così la giunta regionale che ha approvato la realizzazione del Grande raccordo anulare (GRA) di Padova unendolo in un solo pacchetto con la nuova Camionabile della zona industriale da Padova a Marghera, il collegamento con il Passante di Mestre e quello in previsione della futura Romea commerciale. E i costi levitano dai 329 milioni di inizialmente previsti a un totale di 529 milioni. Una cifra che se investita, invece, in trasporto pubblico urbano ed extraurbano rivoluzionerebbe la mobilità. Alla follia del GRA si aggiunge quella della camionabile che dovrebbe utilizzare il tracciato dell´idrovia incompiuta Padova-Venezia sancendo la trasformazione definitiva del progetto dell'Idrovia perché la camionabile userebbe proprio gli argini già pronti di questa struttura mai completata, strada che saltando l´interporto porterebbe a Padova est un flusso di camion e di auto elevatissimo. Non è chiaro poi che fine fanno le ipotesi di utilizzare l´idrovia come "valvola" di sicurezza idrogeologica, per alleggerire la pressione di sempre più probabili eventi alluvionali.
Per Legambiente valgono ancora le medesime critiche avanzate all´affacciarsi del progetto: "il GRA stringerà la città e i comuni vicini in una pericolosa morsa inquinante e aprirà la strada ad una progressiva "colonizzazione" dei territori rurali residui. Ma quel che più preoccupa è che velocizzando i flussi di traffico ed ampliando le possibilità di spostamento, s´innescherà l´effetto contrario incrementando sensibilmente gli stessi flussi e portando in pochi anni alla la necessità di fare altre nuove strade. Infatti, dieci anni fa il Sindaco Zanonato usava gli stessi argomenti per giustificare la costruzione dell´anello delle tangenziali di Padova, e ora siamo a riparlare di un secondo anello più esterno. Con l´aggravante che allora il Sindaco prometteva, una volta realizzate le prime tangenziali, di bloccare il traffico di attraversamento della città, dirottandolo su quelle, cosa che oggi l´Assessore alla Mobilità Ivo Rossi si guarda bene dal fare"
Perciò mercoledì 22  alle 18 Legambiente invita soci e simpatizzanti nella propria sede di via M. sabotino 28 (laterale via Palestro) per organizzare le nuove prossime iniziative contro traffico e inquinamento e per sostenere il rilancio del trasporto pubblico almeno su scala urbana.
16 11 06
Cemento che Ride
Gra e camionabile. No grazie
Non c’è nulla di più bipartisan, in questo Paese, che costruire strade. La giunta regionale ha approvato la realizzazione del Grande raccordo anulare (GRA) di Padova e il giubilo accomuna Regione e Provincia, retti dal centro-destra, e il Comune di Padova governato dal centro-sinistra (con l’eccezione della sinistra che alcuni definiscono “radicale”).
La Regione ha voluto strafare ed ha unito in un solo pacchetto il GRA e la Camionabile della zona industriale da Padova a Marghera, il collegamento con il Passante di Mestre e quello in previsione della futura Romea commerciale. E i costi levitano dai 329 milioni di inizialmente previsti a un totale di 529 milioni. Una cifra che se investita, invece, in trasporto pubblico urbano ed extraurbano rivoluzionerebbe la mobilità.
Alla follia del GRA si aggiunge quella della camionabile che dovrebbe utilizzare il tracciato dell’idrovia incompiuta Padova-Venezia sancendo la trasformazione definitiva del progetto dell'idrovia perché la camionabile userebbe proprio gli argini già pronti di questa struttura mai completata, cosa che, evitando l’interporto, porterebbe a Padova est un flusso di camion e di auto non ancora quantificabile.
Non è chiaro poi che fine fanno le ipotesi di utilizzare l’idrovia come “valvola” di sicurezza idrogeologica per alleggerire la pressione di sempre più probabili eventi alluvionali.
Per i circoli di Legambiente di Padova e Limena valgono ancora le medesime critiche avanzate all’affacciarsi del progetto: il GRA stringerà la città e i comuni vicini in una pericolosa morsa inquinante e aprirà la strada ad una progressiva “colonizzazione” dei territori rurali residui. Ma quel che più preoccupa è che velocizzando i flussi di traffico ed ampliando le possibilità di spostamento, s’innescherà l’effetto contrario incrementando sensibilmente gli stessi flussi e portando in pochi anni alla la necessità di fare altre nuove strade. Dieci anni fa il Sindaco Zanonato usava gli stessi argomenti per giustificare la costruzione dell’anello delle tangenziali di Padova e ora siamo a riparlare di un secondo anello più esterno.
Con l’aggravante che allora il Sindaco prometteva, una volta realizzate le prime tangenziali, di bloccare il traffico di attraversamento della città dirottandolo su quelle. Cosa che puntualmente non si è verificata.
Anche la posizione espressa a suo tempo dalla CGIL non è cambiata. Per l’organizzazione sindacale l’impostazione dell’assetto viario: “si basa sull’accettazione dell’immodificabilità della situazione a tutto svantaggio del trasporto pubblico collettivo su rotaia. Con la crescita del 4% all’anno di merci da trasportare senza un concreto incremento del trasporto su rotaia, le strade non basteranno né ora né mai! La CGIL ritiene invece possibile privilegiare e potenziare il trasporto pubblico realizzando in alternativa sia per le persone sia per le merci un sistema integrato almeno regionale che sposti quote sensibili su sistemi a guida vincolata (treno, tram, metrobus, ecc…). In questo quadro è vergognosa l’assenza di qualsiasi finanziamento per la Padova – Chioggia, e il grave disservizio quotidiano sulla rete locale esistente”.
24 11 06
Volontari di Legambiente mobilitati per trasformare i cavalcavia in striscioni antismog
AL VIA LA CAMPAGNA MAL´ARIA
24-11-2006
Ancora una volta Legambiente dà voce alla voglia di aria pulita. E lo fa mobilitando i propri volontari che domani (sabato 25), contemporaneamente, tra le 11 e le 12, tappezzeranno con centinaia di lenzuola bianche con la scritta "No allo smog" i luoghi simbolo dell'ingorgo automobilistico di Padova: ponte del Bassanello, cavalcavia Borgomagno, cavalcavia Chiesanuova. E non mancheranno anche giganteschi striscioni.
Ancora un´iniziativa di Legambiente per ricordare all'opinione pubblica e agli amministratori che di inquinamento atmosferico si muore quasi quattro volte di più che di incidente stradali. Oggi il 67% della mobilità si basa sull´auto, una follia che va corretta facendo aumentare l´utilizzo di mezzi collettivi ed ecologici. Dunque costruire più strade per alleviare il traffico è come allentare la cintura per curare l'obesità. Ma proprio questo è quanto continua a fare la Regione Veneto che ha approvato la realizzazione del Grande raccordo anulare di Padova e la nuova Camionabile fino a Marghera, prevedendo di spendere 500 milioni di euro. Una cifra che se investita, invece, in trasporto pubblico urbano extraurbano rivoluzionerebbe la mobilità.
A Padova il Comune ha investito più di un milione e mezzo di euro per potenziare le frequenze dei bus padovani. E´ un cifra importante, ma bisogna trasformarla in servizio pubblico presto e bene. E bisogna togliere traffico dalle strade dove tra poche settimane circoleranno gli autobus aggiuntivi. C´è un solo modo, parcheggi scambiatori all´altezza delle tengenziali e selezione dell´accesso alla città secondo criteri da stabilire. E´ ovvio che queste scelte debbono essere condivise, e questo riporta alla necessità che in città si sigli un vero e proprio patto contro l'inquinamento che veda impegnate, oltre l'amministrazione, le categorie sociali ed economiche e i sindacati, per definire come ciascuno contribuisce alla lotta all'inquinamento.
E´ solo con un mix di politiche coerenti che si riuscirà a far diminuire il fiume di auto e di smog che quotidianamente invadono le nostre strade. Sabato le centinaia di lenzuola No Smog lo ricorderanno a tutti.